Il Federal Bureau of Investigation (FBI) ha annunciato ieri la chiusura della pagina di download di Megaupload dopo un'indagine durata due anni che ha portato all'arresto di quattro persone in Nuova Zelanda per un presunto reato di pirateria informatica.
Le autorità accusano Megauploud di far parte di “un’organizzazione criminale responsabile di una massiccia rete globale di hacking” che ha causato danni al copyright per oltre 500 milioni di dollari.
L'FBI ha precisato che l'operazione svelata oggi non ha alcun legame con la legge antipirateria SOPA, promossa dal Congresso americano, e che ieri ha causato il “blackout” di diverse pagine in segno di protesta.
Nella sua dichiarazione, l'FBI sottolinea che questa operazione "è tra i più grandi casi penali contro il diritto d'autore portati avanti dagli Stati Uniti e attacca direttamente l'uso improprio di un archivio e di una distribuzione di contenuti pubblici per commettere e facilitare il crimine contro la proprietà intellettuale". .
Al momento, quattro persone sono state arrestate ad Auckland, in Nuova Zelanda, e sono stati effettuati raid negli Stati Uniti e in altri nove paesi, nei quali sono stati sequestrati beni informatici per 50 milioni di dollari.
“Da più di cinque anni”, e secondo l'accusa, “l'organizzazione ha pagine web gestite che sono state riprodotte e distribuite illegalmente su larga scala in violazione delle leggi sulla proprietà intellettuale, compresi film prima della loro uscita commerciale, musica, programmi televisivi, e-book e software di intrattenimento.
Attraverso Megaupload e altri siti associati, gli imputati hanno realizzato profitti per 175 milioni di dollari dalle loro attività di hacking.
