Se giovedì prossimo, 26 giugno, verrà approvata la proposta di liberare i nomi dei domini di livello superiore, secondo BBC News, Internet si appresta a subire uno dei cambiamenti più radicali nel suo funzionamento.
Attualmente, questi tipi di domini sono molto limitati e il loro utilizzo è strettamente controllato dall'Icann, l'organismo di regolamentazione che decide in ultima analisi quali finali avranno gli indirizzi web. Il cosiddetto livello più alto sono quelli dei diversi paesi (.es, .fr o .uk), il diffusissimo .com, l'istituzionale .org o .net.
L'intenzione di questa proposta è che questo sistema sia più flessibile e che espanda i nomi dei domini, la cui scarsità causa molti problemi, soprattutto per le aziende che vedono come i loro marchi possano essere utilizzati da altri, se erano stati precedentemente registrati. Questa proposta, infatti, vuole consentire l'utilizzo come nomi di dominio dei marchi aziendali, così come dei nomi propri e di eventuali parole o lettere. I nuovi domini potrebbero iniziare a funzionare il prossimo anno.
Caratteri asiatici e arabi
Uno dei grandi progressi sarebbe per le lingue arabe e asiatiche poiché gli indirizzi con i propri caratteri potrebbero essere utilizzati a livello internazionale. Va ricordato che la ñ è stata utilizzata in un indirizzo Internet dal 5 novembre 2007, nemmeno un anno.
Ma la liberalizzazione dei nomi di dominio non è un compito così semplice come potrebbe sembrare a prima vista. L'Icann lavora da almeno tre anni per rendere le sue regole più flessibili e assicura di aver investito più di 10 milioni di dollari per sviluppare un sistema più aperto.
Pertanto la creazione di un nuovo nome di dominio sarà più costosa delle attuali registrazioni di domini con un indirizzo generico e costerà diverse migliaia di dollari. Il processo includerà un sistema arbitrale neutrale in caso di conflitto.
I privati potranno creare un dominio con il proprio nome o anche con le lettere, ma a patto di dimostrare di avere un business plan e di avere il supporto tecnico necessario. Da parte loro, le aziende possono registrare qualsiasi nome che faccia parte della loro proprietà intellettuale.
Se l'introduzione dei nomi di dominio diventasse realtà, si prevede che la comparsa di nuovi indirizzi su Internet salirà alle stelle dopo il suo lancio nel 2009.