Le raccomandazioni per misure immediate annunciate ieri nell'ambito del piano dell'Unione europea si concentrano principalmente su due obiettivi: promuovere l'occupazione e promuovere le imprese. A tal fine propone dieci azioni specifiche.
PERSONE
– Accelerare i fondi per la “flessicurezza”. Snellire le procedure affinché i paesi dispongano degli 1.800 miliardi stanziati per il 2009 dal Fondo sociale europeo per rafforzare l'occupabilità attraverso formazione, orientamento professionale, sussidi e aiuti agli imprenditori. I programmi si concentreranno sui settori più vulnerabili.
– Ridurre i contributi alla previdenza sociale e all’IVA. Gli Stati dovrebbero prendere in considerazione la riduzione degli oneri sociali (contributi previdenziali, ad esempio) per promuovere l’assunzione di lavoratori a bassa specializzazione. Inoltre, Bruxelles proporrà l’applicazione di un’Iva ridotta per i servizi ad alta intensità di manodopera.
BUSINESS
– Prestiti per le piccole imprese. La Banca europea per gli investimenti (Bei) ha stabilito un pacchetto di 30.000 miliardi per prestiti alle PMI, un terzo in più del solito e un altro miliardo in più all'anno per le medie imprese. Inoltre, gli Stati potranno agevolare l'accesso delle imprese ai finanziamenti.
– Eliminare le spese amministrative per gli imprenditori. In tutta l’UE dovrebbe essere possibile aprire un’attività in meno di tre giorni e senza costi. Inoltre, le microimprese saranno esentate dalla presentazione dei conti annuali (si risparmierebbero 7.000 miliardi) e il loro capitale iniziale obbligatorio sarà ridotto a un euro. Riduzione fino al 75% delle tasse per i brevetti e al 50% per i marchi.
– Approvazione dello statuto di società per azioni europea. Accelerarne l'approvazione entro l'inizio del 2009, per facilitare il business transfrontaliero, grazie ad azioni con regole comuni in tutta l'UE.
– Accelerare il pagamento delle fatture da parte delle Amministrazioni. Le autorità pubbliche dovrebbero pagare le fatture ai propri fornitori in meno di un mese, per favorire la loro liquidità, e accettare fatture elettroniche. Si stima che si risparmierebbero 18.000 milioni di euro.
INFRASTRUTTURE
– Intensificare gli investimenti nelle infrastrutture. Mobilitare 5.000 miliardi di euro nei prossimi due anni per le interconnessioni e le infrastrutture energetiche transeuropee. A tal fine sarà necessario concordare un quadro finanziario. Inoltre, accelerare l’accesso ai fondi strutturali per evitare che i paesi rallentino gli investimenti pubblici. La BEI fornirà i finanziamenti.
– Meno IVA per il “verde”. Maggiori fondi per iniziative contro il cambiamento climatico e che promuovano l’efficienza energetica. Riduzione dell'Iva per i prodotti “ecologici”.
INNOVAZIONE
– Promozione per la ricerca e sviluppo. Incentivi fiscali, sussidi e sostegno all’istruzione per promuovere la Ricerca e lo Sviluppo.
– Auto “verdi”, edifici e tecnologie efficienti. Collaborazione tra il settore pubblico e quello privato per aiutare l’industria automobilistica, edile e manifatturiera. Per la prima si propone un’azione congiunta da 5.000 miliardi per erogare prestiti a basso costo per misure innovative e ambientali, come le auto elettriche; e riduzioni delle tariffe per i veicoli con minori emissioni. Si chiede inoltre la promozione di materiali da costruzione ecologici e aiuti per modernizzare la tecnologia dell'industria manifatturiera e migliorarne la competitività.
– Internet veloce per tutti. Si propone di promuovere l'accesso a Internet affinché la banda larga sia accessibile al 100% nel 2010. È richiesto un sostegno per gli investimenti nella fibra ottica e nella connessione senza fili.