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Tablet e smartphone, i re del consumo elettronico nel 2012

09/01/2012
XPinyol

Il 2012 sarà un buon anno per i consumi elettronici. Ma non in Spagna, non nell’Europa occidentale, nemmeno negli Stati Uniti. L'impressionante crescita dei paesi emergenti (Cina, India e America Latina) copre la debacle dei paesi, chiamiamoli così, in contrazione. È questo il bilancio fornito domenica pomeriggio a Las Vegas dalla Consumer Electronics Association (CEA), organizzatrice della fiera CES, e da GfK, che si dedica al monitoraggio di 345.000 negozi di elettronica in più di 90 paesi.
Per la prima volta nella storia, la spesa per l'elettronica (dal televisore alla stampante) supererà nel mondo il miliardo di dollari, esattamente 1.038 secondo i calcoli GfK per il 2012.

I cosiddetti mercati emergenti mantengono cifre positive, come l'anno scorso, crescendo del 17%, e l'Europa centrale del 18%. Sul fronte opposto Europa Occidentale (2%) e Stati Uniti (5%). Se nel 2011 il reddito globale è aumentato dell'8%, quest'anno non supererà il 5%. Europa, Giappone e Stati Uniti registreranno una crescita piatta o negativa. Ma anno dopo anno la divisione tra paesi sviluppati ed emergenti si sta attenuando. Se nel 2008 le vendite nei paesi sviluppati rappresentavano il 63%, nel 2012 saranno il 54%, mentre i paesi emergenti passeranno dal 37% al 46%. Vale a dire, tra due anni la situazione sarà cambiata. I paesi emergenti consumeranno più dispositivi elettronici rispetto a quelli ricchi.

Le differenze nel consumo elettronico non sono solo geografiche. Anche settoriale. La "vecchia tecnologia" e con questo intendiamo videocamere, stampanti, console, monitor... perdono reddito anno dopo anno a vantaggio esclusivamente del dispositivo del 2011° secolo, lo smartphone, lo smart phone (anche se quelli super-intelligenti sono già cominciano ad essere annunciati qui). Anche quest’anno gli smartphone continueranno a guidare la crescita, insieme ai tablet, ma anche questi dispositivi cresceranno lentamente. Se nel 59 erano cresciute rispettivamente del 222% e del 2012%, nel 55 la vendita dei tablet crescerà del 22% e quella degli smartphone del 2012%. Il fenomeno dei tablet è molto curioso. Il suo impatto è stato tale, così improvviso e folgorante, che nel 88 si è sgonfiato, nonostante ne verranno vendute 26 milioni di unità. Negli Stati Uniti crescerà del 161%, è come se tutti gli americani avessero già comprato il loro tablet. Non così in America Latina, dove cresceranno del 136%, in Europa Centrale (125%) o in Cina e India (XNUMX%).

Si annuncia una crescita modesta per i laptop (3%) e i televisori LCD (2%).

Lo smartphone ha un viaggio inarrestabile. Se nel 2007 rappresentava una quota dell'11% dell'intero settore, oggi arriva già al 36%. Anche le differenze nella crescita quest’anno riguardano i quartieri. In Europa solo il 16%, rispetto al 96% dell’America Latina o al 121% di Cina e India. A differenza dei paesi sviluppati, quelli più economici vengono venduti nei paesi emergenti. Modelli come il Samsung Galaxy Mini, il Nokia 5230 o il Sony Ericsson Experia, con prezzi inferiori a 275 dollari. Nei paesi ricchi, la percentuale spesa per quelli costosi (iPhone, Samsung Galaxy II) continuerà ad aumentare.

Anche i computer portatili cresceranno del 10%, grazie soprattutto alla spinta degli ultrabook e al boom economico delle regioni emergenti. L’Europa occidentale e gli Stati Uniti registreranno una crescita negativa. Il fenomeno dei tablet ha penalizzato soprattutto i mini-laptop, la cui funzione principale era la connessione a Internet e che costavano circa 300 euro. Per tre anni, dal 2007 al 2010, hanno venduto più dei laptop classici. Non è così.

Di fronte a tanti personaggi, Shawn Dubranac, direttore della ricerca del CEA, ha fatto il punto sul passato e sul futuro del settore. Tutto cominciò con una foto del 1967 che mostrava televisori in bianco e nero. È stata la prima fiera del CES. Dubranac ha concluso dicendo che il futuro prossimo è anche quello della televisione, connessa a Internet e in 3D. Ciononostante, secondo i dati GfK, le vendite di questi dispositivi cresceranno solo dell'1% (262 milioni di unità). La maggior parte dei tipi di televisori perderanno quota, ad eccezione degli LCD, di quelli predisposti per la connessione a Internet e del 3D. Ma le cifre percentuali sono talvolta più spettacolari delle cifre assolute. La realtà è che l'anno scorso hanno venduto 8,9 milioni di televisori 3D. Quest'anno ne verranno venduti circa 20 milioni. Se la televisione è il futuro, dovrà abbassare i prezzi, ma senza dubbio, in questo mondo tecnologico che vola, la televisione continua a essere protagonista oggi in una fiera della tecnologia proprio come quasi mezzo secolo fa è un miracolo. Non esiste nessun altro dispositivo simile, né il computer è durato così a lungo. Vedremo lo smartphone, ma sicuramente non sarà quadrato o posto al centro di una stanza per far divertire tutti.

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