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Canonical Rel: tutto quello che devi sapere

27/04/2022
Elisabetta De Leon

Se ti dedichi alla gestione di siti web, hai ben chiaro quanto sia facile correre il rischio di ospitare contenuti duplicati sul proprio sito: errori tecnici, schede prodotto da riproporre, pagine consultabili da URL diverse, sono potenziali problemi che rischiano di fare un'impressione sgradevole ai crawler responsabili dell'identificazione del contenuto originale.

Nel 2009 Google ha introdotto il tag rel="canonical", uno strumento molto prezioso per indicare la versione preferita di un contenuto.
La relazione canonica non è solo un aspetto da esaminare per garantire una corretta comprensione delle nostre pagine web, ma anche uno strumento che possiamo utilizzare per eventualmente migliorare il posizionamento.
Non si tratta di un'implementazione difficile da sviluppare, ma piuttosto di una risorsa che può essere migliorata comprendendone la complessità.
Fortunatamente, Google fornisce una pagina che risponde alle domande più comuni relative agli URL di contenuti duplicati.

Allora, scopriamo tutto quello che c'è da sapere in termini di contenuti duplicati e canonici effettivi.

Cos'è la rel canonica?

Se sul tuo sito è presente una pagina web a cui è possibile accedere da indirizzi diversi o se sono presenti più pagine molto simili tra loro, corri il rischio che Google rilevi contenuti duplicati all'interno del tuo portale.
I contenuti riconosciuti come canonici vengono scansionati da Google, mentre gli altri verranno considerati duplicati e meno sottoposti a scansione.
L'URL canonico è l'indirizzo della pagina percepita come la più significativa tra le varianti identiche o molto simili presenti: questo vale anche per pagine ubicate su domini diversi.

Ad esempio, possiamo avere
www.sito.it
www.sito/indice.html

che corrispondono alla stessa pagina ma che i motori di ricerca potrebbero percepire come duplicati a causa di URL diversi.

Ad esempio, se il sito web della tua azienda ha la pagina
sito.it/categoria/prodottoX
e nel sottodominio dedicato a quella categoria di prodotto hai la stessa pagina di contenuto
categoria.sito.it/prodottoX

è necessario impostare uno dei due URL come canonico.

L'attributo canonico è, infatti, il modo preferito da Google per gestire i contenuti duplicati e identificare facilmente quali sono i percorsi unici da scansionare. La corretta gestione dei canonical consente di ottimizzare le risorse disponibili e indirizzare la popolarità dei link verso quei contenuti da percepire come rilevanti e attribuire autorevolezza in modo unico. Questa non è una direttiva, ma piuttosto un “consiglio” che dovrebbe essere dato a Googlebot per ottimizzare la scansione. Nella sua versione "cross domain", permette anche di unificare le versioni tra i diversi domini per riportare, ad esempio, le descrizioni dei prodotti nello stesso modulo su più portali.

Il rel=canonical permette di risolvere voci in agenda come prodotti che possono essere raggiunti attraverso percorsi diversi, ad esempio la sottocategoria in cui sono posizionati e la sezione promozione quando vengono evidenziati.

Come impostare rel=canonical

Per impostare rel=canonical è sufficiente taggare sulla pagina l'elemento "link" con la proprietà "canonical" con l'indirizzo della pagina canonica. Lo stesso insieme canonico appena descritto dovrà essere ripetuto sulle pagine duplicate.

La formula è la seguente:
link rel = «canonico» href = «http://www.sito.it/pagina-canonica/» />
Se lavori con CMS come WordPress o Joomla, puoi gestire questi suggerimenti tramite comodi plugin, ad esempio Yoast.
Il rel canonico differisce dal reindirizzamento 301 in quanto il primo è un'indicazione di crawl, mentre il secondo è un reindirizzamento che invia il crawler su un'altra risorsa, quindi tra i due il più "potente" è il reindirizzamento, poiché ha un reindirizzamento fisico effetto.

Il canonico può essere utilizzato anche per contenuti appartenenti a siti diversi, facendo riferimento all'indirizzo assoluto della pagina.

Cosa succede se non imposto il tag canonico?

Se eviterai di indicare chiaramente quale sia la versione di riferimento della pagina, Google ne sceglierà una a sua discrezione oppure valuterà entrambe con lo stesso peso.
Rel canonical è quindi un modo per ottimizzare le risorse del crawl budget e promuovere l'indicizzazione su Google.

Perché i relè canonici devono essere configurati correttamente?

Google e i motori di ricerca in generale mirano a trovare e catalogare quanti più documenti possibili sul web, ma ce ne sono già molti, e l'impresa richiede uno sforzo titanico. Pensa anche a quante versioni delle stesse pagine esistono: versioni mobile e desktop, schede prodotto eCommerce replicate sui siti dei rivenditori, errori tecnici che portano a copie di pagine indesiderate e prive di valore per l’utente.

Per finalizzare le sue capacità di scansione, Google desidera che versioni identiche delle stesse pagine siano contrassegnate come tali in modo che i bot le inseriscano nei file solo una volta. Il modo più semplice è leggere direttamente quale pagina è contrassegnata come principale, in modo che le altre pagine identiche svaniscano automaticamente sullo sfondo.

Aiutare Googlebot a filtrare le pagine ridondanti è una buona idea per consentire al crawler di concentrarsi su quelle che sono veramente utili ai lettori e trascurare i testi inutili che intaserebbero la serp (supponendo che arrivino lì senza essere filtrati).

La cosa migliore da fare è indirizzare i reindirizzamenti 301 alla versione principale della pagina in modo che i clic su tutte le versioni restituiscano allo stesso contenuto.
Ad esempio, possiamo farlo:
mysite.com
miosito.com/index.html
miosito.com/index.php
fa sempre riferimento
https://www.mysite.com

In questo modo possiamo fare in modo che indirizzi diversi facciano sempre riferimento alla stessa pagina.

L'etichetta deve essere aggiunta in tutti quelli che presentano contenuti duplicati, ad esempio le schede prodotto nella creazione di e-commerce quando:

  • Sono accessibili da più URL nello stesso negozio
  • Sono identici nel contenuto a quelli del produttore

Altre varianti di quelle canoniche sono i link rel=”precedente” e rel=”successivo” che indicano l'impaginazione del sito, come nel caso delle pagine di categoria 1,2,3 e così via.

Se segui tutte queste linee guida puoi sicuramente aiutare Google a capire quali versioni della pagina considerare ed evitare interpretazioni errate.

Cosa ne pensi? Ne parliamo dopo!

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