Come stabilito dalla nuova legge sulla proprietà intellettuale (LPI), che entrerà in vigore a gennaio, i motori di ricerca, e in questo caso Google, devono pagare i media per l'utilizzo dei contenuti su Internet. Il rifiuto del motore di ricerca di pagare i suddetti media si è trasformato nella chiusura del servizio Google News dall'inizio di martedì scorso.
Da quel momento in poi, quando gli utenti vogliono accedere a Google News, vengono automaticamente reindirizzati a una pagina dove vengono spiegate le ragioni e dove l'azienda si scusa.
La vittima principale di questa chiusura è l'utente, che è colui che vuole continuare ad essere informato e non ha più accesso allo strumento che utilizzava. Di conseguenza, volevamo indagare e dimostrare che esiste vita dopo Google News. Ecco alcune alternative:
1. Lettori RSS o feed
Per tutti coloro che seguono molti media, è una buona opzione. Molte pagine di notizie offrono questo servizio per seguire l'attualità. L'utente deve solo aggiungere le fonti che desidera seguire e inserire i propri "feed" (ciascuno di questi "feed" è composto da un titolo, un riassunto e un collegamento al sito di origine o a quello contenente il testo completo).
Collegandoci tramite un social network potremo utilizzare Feedly, un servizio gratuito sia via web che nelle applicazioni per dispositivi mobili. D'altra parte, abbiamo l'opzione Pushbullet, un servizio di notifica con un'opzione di notifica ogni volta che esce una nuova notizia.
2. Aggregatori di contenuti
Yahoo! Noticias, recentemente ridisegnata, è l'alternativa più completa. Il problema è che si trova in una situazione simile a quella di Google poiché anch’esso è interessato dal nuovo LPI, sebbene il suo ruolo non sia ancora chiaro.
Bing News è un'altra alternativa con un profilo simile ma non così estesa come Yahoo!. La pulizia del design e la chiarezza della gerarchia nelle diverse sezioni sono i due aspetti che collocano Bing come una delle principali alternative. Inoltre, la scheda "Top News" rende il processo di ricerca delle informazioni più semplice e veloce.
Menéame e Bitácoras sono altri aggregatori molto popolari. Il primo è molto incentrato sulle questioni politiche ma mette in risalto anche la sezione tecnologica e scientifica.
3. Applicazioni per scoprire contenuti in base ai nostri interessi
Se quello che vogliamo è scoprire contenuti che ci interessano, l'applicazione ideale è Flipboard. Ti consente di aggiungere i media che desideri leggere ma integra anche sezioni che raccolgono automaticamente le informazioni più rilevanti su vari argomenti.
Zite, Prismatic o Pulse sono applicazioni che offrono servizi simili a Flipboard.
4. Reti sociali
Avere una buona lista Twitter, ad esempio, ci permette di essere ben informati sull'attualità e scoprire curiosità. Milioni di link vengono condivisi ogni minuto sui social network e su Facebook, Twitter o Google Plus puoi seguire diversi utenti per rimanere sempre informato.
