L’industria musicale è in crisi? Sì. Chi sarebbe in grado di risolvere il modello di business per invertire la situazione? Jay Z, Madonna, Rihanna, Beyoncé e Alicia Keys, per esempio. Così è stato, questi prestigiosi artisti provenienti da tutto il mondo sono stati convocati a New York per presentare una piattaforma di musica in streaming chiamata Tidal, che arriva a tenere testa a Spotify.
Nel momento in cui vediamo scomparire i CD e appare la pirateria, sono i veri architetti di questa industria che hanno deciso di sostenere e lavorare per essere l'alternativa a questo declino. Va notato che i profitti dei cantanti provengono dai concerti e non dalle vendite dei diversi album che pubblicano.
Jay Z guida Tidal, un'app che offre, per circa 20 dollari al mese, 25 milioni di canzoni, 75.000 video musicali, identificatore di melodia, social media manager e playlist. Il tutto senza nessuna di quelle pubblicità che ci infastidiscono tanto quando vogliamo ascoltare la nostra canzone preferita.
La risorsa principale che gioca a favore di Tidal è la qualità del suono. Inoltre sarà disponibile per quasi tutti i sistemi operativi (Android, iOS, ecc.) nei 31 paesi in cui verrà lanciato.
Quando parliamo dell'asset principale di Tidal, parliamo di quell'elemento differenziante che gli permetterebbe di distinguersi dalla concorrenza, che in questo caso è chiaramente Spotify. Sono però disposti a competere anche con YouTube nella riproduzione dei video, con i social network in termini di vicinanza agli artisti e con Shazam nel riconoscimento delle canzoni trasmesse alla radio o alla televisione.
